(S169-25) Portata e limiti delle regole civilistiche nella gestione della fase esecutiva dell’appalto: risvolti pratici

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(S169-25) Portata e limiti delle regole civilistiche nella gestione della fase esecutiva dell’appalto: risvolti pratici

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Sintesi e obiettivi:Dopo l’aggiudicazione e con la stipula dell’appalto, il rapporto tra stazione appaltante e appaltatore è informato ai principi civilistici, pur con alcune deroghe e regole speciali. La conoscenza delle regole di diritto comune, spesso ingiustificatamente trascurata dal RUP, rappresenta presupposto indefettibile per una gestione corretta del rapporto nella fase esecutiva, onde evitare azioni o atti illegittimi poiché lesivi degli interessi meritevoli di tutela di entrambe le parti. Le regole contenute nel “Codice” dei Contratti pubblici, infatti, non sono le uniche da seguire nella fase esecutiva, ma costituiscono una disciplina speciale per la cui applicazione non si può trascurare quanto previsto nel Codice civile e la necessità di adattamento al particolare rapporto. Siffatti profili si connotano per notevoli risvolti pratici che spesso una stazione appaltante si trova a dover fronteggiare

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